Quello che affermiamo da tempo, trova ora un riscontro molto concreto. Secondo una ricerca del Censis commissionata da Ornellaia (brand del gruppo vitivinicolo Marchesi de' Frescobaldi), negli ultimi anni in Italia è avvenuta una radicale trasformazione del concetto di lusso, sempre più percepito come emozione e sempre meno legato ai prodotti tangibili come auto fuoriserie o abiti di alta moda. Il trend è confermato anche dalla stampa internazionale, che identifica il lusso non più solo come bene durevole destinato a pochi, bensì soprattutto come esperienza di assoluta qualità.
Per chi ci osserva da fuori, il lusso Made in Italy coincide oggi con strutture esclusive, ristoranti super stellati, vini e cibi pregiati. L'Italia si colloca al primo posto tra le destinazioni mondiali del turismo di lusso, che consente di vivere uniche e autentiche esperienze emozionali. I vini italiani d'eccellenza, ad esempio sono sempre più apprezzati a livello mondiale tanto da ottenere performance migliori dei francesi nelle più importanti aste internazionali. Nel 2014 i vini di pregio battuti nelle aste internazionali sono aumentati, sia in quantità sia in valore (+13%). In questo senso i vini d'eccellenza italiani (+47%), veri campioni del lusso Made in Italy, hanno battuto i francesi (-1%) per prezzi di battitura.
Il Censis evidenzia poi che la crisi, ha modificato e sta modificando il concetto di lusso, rendendolo più impalpabile, smaterializzandolo, c'è una minore ostentazione, vince il desiderio di non apparire, gli oggetti del lusso non rappresentano più degli status symbol. Si è dunque spostato l'asse da un consumo di possesso ad un consumo più di tipo esperienziale, dal desiderio di possedere un oggetto alla voglia di vivere un'esperienza.
Se per la moda il fashion democratico ormai come concetto e abitudine ci appartiene, così come il design, quello che si fa largo ora è il cibo di alta qualità a prezzi bassi.
Dai prodotti di lusso, all'eccellenza delle emozioni.