lunedì 14 dicembre 2015

Lacca di lusso per le unghie




Lo smalto per unghie è un prodotto cosmetico per colorare, proteggere le unghie o nasconderne i difetti. È usato in colore uniforme o in colori e disegni messi assieme. È composto da una speciale lacca sintetica che va distribuita su tutta la superficie della lamina ungueale dell'unghia. Le origini della nail art profumano di Oriente, India e Cina, intrise della storia di popoli antichi e civiltà millenarie. Durante l'età del Bronzo, l'henné, ricavato dalla polvere di foglie essiccate, inizia ad essere utilizzato anche per decorare le unghie e nel 1500 a.C. in Mesopotamia, Cina ed Egitto compaiono le prime vernici, ottenute da una polvere composta di galena, malachite e zolfo. I colori, che spaziano dal nero al verde, al rosso e all'oro venivano usati per definire l'appartenenza ad una classe sociale e talvolta, simboleggiando il potere dell'individuo e della sua tribù, le vernici colorate consistono in vere e proprie rappresentazioni minuziosamente realizzate, come narrano le tradizioni Incas. Nel Medioevo questa pratica viene abbandonata e riappare solo durante il Rinascimento per impreziosire le mani delle nobildonne del tempo. In epoca Vittoriana, come si racconta in Madame Bovary, di Gustave Flaubert, con la protagonista del romanzo Emma Bovary, diviene popolare lo smalto con olio e un pezzo di camoscio. Dal XIX secolo si usa una miscela di oli rossi scelti e raffinati per la produzione di smalti per unghie. Nel secolo successivo si utilizzeranno delle polveri e creme colorate per le unghie. Quando fu inventata l'automobile, lo smalto per unghie incominciò ad essere ispirato allo smalto per la carrozzeria della macchine stesse, molto diffuso e amato dalle donne di tutto il mondo, per la vasta gamma di colori e particolarità. Negli anni 20 nasce la manicure, come la si conosce oggi, grazie a Michelle Menard che utilizza smalti rosa e rossi. Irrompe l'intento di riprodurre i colori delle vernici fiammanti delle automobili sulle unghie delle donne. Si impone la moda della moon manicure, con la quale l'unghia viene colorata con i nuovi smalti, lasciando una piccola mezzaluna alla sua base. Negli anni 30 la scoperta di una nuova gamma cromatica porta alla graduale scomparsa della manicure lunare. Nasce il primo marchio che, con la collaborazione del chimico Charles Lachman, inventa un rivestimento opaco in tanti colori. Nel 1934 il dentista Maxwell Lappo realizza un set di unghie finte e negli anni 50 un altro dentista, Federico Slack, inizia ad usare una sostanza acrilica per le unghie rotte. Finito il secondo conflitto mondiale lo smalto preferito diventa il rosso in tutte le sue tonalità. La cultura hippie degli anni 60 e la nuova immagine della donna più indipendente e desiderosa di libertà, rigetta lo smalto rosso e predilige colori pastello su unghie per lo più corte, ma la pop art imporrà poi colori più brillanti. L'americano Jeff Pink porta un nuovo cambiamento durante gli anni 70 introducendo la famosa french manicure, servendosi di materiale acrilico con cui ricostruire l'unghia, dandole una forma più squadrata. L’arte di dipingere le unghie è talmente antica da potersene trovare tracce nell’epoca dell’Impero Romano. Al giorno d’oggi, non è più una semplice decorazione: è ormai uno status symbol di ricchezza, benessere e prestigio. Lo smalto è ormai alla stregua di gioielli ed accessori.
Essere una donna veramente di classe vuol dire avere delle unghie perfette e proprio per questo vi presentiamo gli smalti più costosi al mondo, must-have per il jet-set.  


Lo smalto “An Evening To Remember”
Costa 1000 dollari questo smalto prodotto dalla Red Carpet Manicure. È uno smalto infuso con diamanti neri che consiste in un ricco gel che crea un effetto olografico e giochi di luci multicolori.

Lo smalto “Iced Manicure”

Viene applicato come french manicure, ovviamente la più costosa esistente ed è prodotta dalla Cherish. Permette di avere sulle unghie ben 10 carati di diamanti al costo di 51.000 dollari. Per poterlo ottenere, è necessario fissare un appuntamento speciale con la manicurista Cherish Angula.

Lo smalto “I Do”

Il costo è di 55.000 dollari per questo smalto creato con il platino ridotto in polvere nel 2005 a Las Vegas dalla Elle Cosmetics. La prima collezione è stata presentata come limited edition e le boccette erano fatte di puro platino.

Lo smalto “Gold Rush Couture”
Era considerato lo smalto più costoso, prima dell’arrivo del Black Diamond della Azature. Prodotto dalla Models Own, può rendere le unghie scintillanti come diamanti posti sopra una lastra d’oro. Ogni boccetta ha il tappo in oro ed è tempestata di 1118 diamanti, con un costo di 130.000 dollari. Le star lo adorano!

Lo smalto “Azature’s Black Diamond”
Il costo può andare dalle centinaia di dollari fino ad un quarto di milione di dollari, guadagnandosi quindi il titolo di più costoso al mondo. Vanta ben 267 carati di diamanti neri immersi in uno smalto deluxe creato apposta dalla Azature.

venerdì 11 dicembre 2015

A Santa Lucia per Santa Lucia


Andare al mare per Natale è normale per gli austrialiani, scontato per pasciuti ricconi, banale per coloro che sfruttano le ferie in modo esotico.
Il vero lusso invece sarebbe andare su una bella isola a metà dicembre, festeggiare con familiari il Natale, partire per un'interessante metropoli a Capodanno. 
Santa Lucia è un'isola dalla rara ed intatta bellezza che fa parte delle isole Caraibiche più orientali. Terra di straordinario fascino e fertilità grazie alle sue origini vulcaniche, tanto da essere contesa aspramente nel suo passato tra l'impero inglese e la potenza coloniale francese. Si trova nelle Piccole Antille, a nord di Saint Vincent e Grenadine e a sud della Martinica. A lungo protettorato del Regno Unito, ottenne da questo l'indipendenza il 22 febbraio 1979 e contestualmente entrò a far parte del Commonwealth; in ragione di ciò il suo Capo di Stato è il sovrano britannico (al 2015 la regina Elisabetta II). Quest'isola offre infatti scenari incantevoli, selvaggi e romantici, con le molteplici insenature isolate e le spiagge di sabbia bianca e tanti tra i resort più alla moda dei Caraibi, attrezzati per soddisfare ogni esigenze dei viaggiatori ed in particolare per le coppie in cerca di una destinazione appartata e romantica ai Caraibi. E' la più montuosa rispetto alle altre isole dei Caraibi dopo Dominica. 
Il punto più alto è il Monte Gimie, che ha un'altezza di 950 metri sul livello del mare. Due altre montagne sono i Pitons, che rappresentano il simbolo stesso dell'isola e che compaiono anche sulla bandiera. Questi si trovano tra Soufrière e Choiseul sul lato occidentale dell'isola. La capitale di Santa Lucia è Castries, dove vive circa un terzo della popolazione complessiva dello Stato. Le città principali comprendono Gros Islet e Soufrière Vieux Fort. Per arrivare nell’unico centro urbano di questo gioiello dei Caraibi bisogna percorrere per un’ora e mezzo l’unica strada a due corsie che attraversa il Paese con guida a sinistra (retaggio della dominazione britannica). Da non perdere nella vostra vacanza, una passeggiata nel centro della capitale Castries, passando dalla sua grandiosa cattedrale ai pittoreschi negozi di rum, una passeggiata per la città è un'esplosione dei sensi per via dei tipici suoni e degli odori, dai venditori delle bancarelle che discutono sul prezzo nel brulicante mercato, al profumo del roti fresco che si diffonde nell'aria, alla melodia del suono del calypso che risuona nell'aria.... 
L'interno di questa meravigliosa isola Caraibica è una immensa foresta pluviale ricca di ogni genere piante e grande varietà di uccelli tropicali, alberi di legno duro, rampicanti e felci, habitat del pappagallo Jacquot, una specie endemica dell'isola di Santa Lucia...la costa alterna spiagge bianche a quelle più tipicamente vulcaniche di sabbia nera....mentre le zone più spettacolari sono quelle meridionali, dominate dalle vette gemelle dei Pitons, montagne a forma conica che si innalzano bruscamente dalla linea costiera di Soufriere a formare uno dei principali caratteri distintivi di santa Lucia e che si sono formate durante un'eruzione vulcanica milioni di anni fa e rendono unica questa meta Caraibica e ne costituiscono il simbolo dell'isola. D’obbligo una visita alla rovine del forte a Pigeon Island, dove c'è l'opportunità di fare snorkelling in una delle zone costiere più belle di Soufrierè. Mentre a Sud della vivace capitale Castries, attraversando il percorso tra Rodney Bay e Gros Islet, dove si tengono gli scatenati Jump-up. Chi decide di passare le sue vacanze a Santa Lucia, in quest'angolo di paradiso Caraibico, verrà a contatto con un mondo rurale ed incantevole, fra piantagioni di banane e macchie di giungla selvaggia punteggiate da autentici villaggi di pescatori e tipiche cittadine delle indie occidentali, in cui la vita non è cambiata molto in tutto questo tempo ed in cui si potrà assaporare e venire a contatto con quella cultura Caraibica che si è mischiata alle reminescenze della cultura francese, dal dialetto patois alla tipica cucina creola fino alla architettura della sua capitale.

lunedì 9 novembre 2015

L'amore, l'anello, la scelta


Una splendida storia per un'azienda formidabile. La gioielleria di Van Cleef & Arpels è da sempre un nome unico per coloro che apprezzano questa forma d'arte. La bellezza di queste opere non basta, perchè dietro esiste un sentimento fortissimo, una grande storia d'amore.

La maison nasce nel 1896 dal matrimonio tra Esther Arpels, figlia di un mercante di pietre preziose, e Alfred Van Cleef, commerciante in filati. Il loro rapporto si consolida con la creazione dell’azienda che viene fondata allo scopo di garantire la creazione e la valorizzazione della gioielleria e dell’orologeria. Da allora il punto di forza della casa di gioielleria è stata la passione per le pietre preziose più pure e il sapere dei maestri orafi che, ancora oggi, creano i gioielli artigianalmente, e siccome l'amore si esplica principalmente con un prodotto che è principe, gli anelli sono diventati un’icona della maison, con creazioni di alta gioielleria che hanno segnato la storia del gruppo.

Nelle collezioni ancora oggi troviamo l’iconico Alhambra, con il suo simbolismo della fortuna a forma di quadrifoglio, realizzato nel 1969. Incredibile anche l’anello Effeuillage con i petali che sembrano cuoricini ed uno che si stacca dalla corolla grazie a una piccola catenina, come se qualcuno lo stesse sfogliando, interrogandosi sull'amore. Fiori, farfalle ed elementi del mondo naturale sono altri temi prediletti dalla maison per gli anelli, preziosissimi nelle versioni tempestate di diamanti.
La sapiente lavorazione artigianale dei metalli preziosi ha poi permesso alla maison di creare altre linee bellissime. Oro e platino, diamanti e pietre preziose colorate vengono accostate per realizzare gioielli unici, riconoscibili dall’alta fattura e dall’estetica raffinata: un soffio di romanticismo che non passa mai di moda. La morale di questa bella favole è semplice, se non hai mai fatto un regalo di Van Cleef & Arpels, non sei di lusso. Ci perdonino quelli che restano abbagliati e si sono convinti all'acquisto del "pataccone splendente".

domenica 1 novembre 2015

Galaxy View, il TabletTV sempre con te

Samsung ha un grande coraggio. Il suo nuovo Galaxy View, finalmente ufficiale, è un’idea originalissima che cambia il mondo dei tablet. Non solo possibilità di lavoro con uno strumento adeguato ma a questo punto si potrebbe dire che inizia l'era di una nuova categoria commerciale: il TV tablet.
Soluzione che diventa ideale per l’intrattenimento digitale in mobilità, il tablet SamsungGalaxy View si distingue per le ampie dimensioni (18.4 pollici), la maniglia e il cavalletto. Già dal nome, il nuovo Galaxy ha un’interfaccia videocentrica.

Schermo full HD con una risoluzione da 1920 x 1080 pixel. Il tablet, che pesa 2,63 Kg, vanta quattro speaker stereo da 4 Watt. La connettività è sia LTE che Wifi, oltre al Bluetooth. La fotocamera frontale è da 2.1 Megapixel, mentre il processore è un octa-core da 1.6GHz e la batteria è da 5,700mAh. Inoltre Galaxy View è equipaggiato con chip da 1.6- Ghz ed è dotato di 2 GB di RAM. È disponibile con 32 o 64 GB di storage, oltre a una slot micro SD e al posto per la nano SIM. Il tablet arriva con piattaforma Android 5.1 Lollipop.

Il Galaxy View è tranquillamente trasportabile, poiché la back cover racchiude una maniglia estraibile che permette di collocare il tablet su un piano orizzontale. La data di uscita del tablet pare avvenga nel mese di novembre e per quanto riguarda il prezzo si aggira intorno ai 599 euro. Giunti a questo punto, non ci rimane che attendere, di sicuro un bel regalo per Natale attende molti interessati.

sabato 10 ottobre 2015

Un interessante affare immobiliare

Il lusso è anche una bella casa. Sia una villa, un loft metropolitano, una casa per le vacanze od una casa in campagna, possedere ed utilizzare un bell'immobile per trascorrere ore liete, o viziose, con amiche, amici, conoscenti e persino clienti resta sempre un metro di misura del lusso style che vi circonda e che vivete, anche se siamo in England e voi non siete English.
Una casa di campagna, in questo caso, è ideale per festeggiare, fuori dalla ressa estiva delle coste adriatiche, o per lavorare, meeting, incontri, cene, corsi di formazione, team building, e non si può trascurare l'effetto relax, l'avvicinamento con l'ambiente, la possibilità di coltivare sia interessi che prodotti. 
Una proposta favolosa ad un costo attraente, con un rapporto qualità / prezzo ottimale per un investitore, a Ferrara in un luogo particolare, ci permette di ribadire il nostro concetto di lusso.  
Il Casale è ubicato nel Comune di Ro (Ferrara), separata dal Po, la regione Veneto. Il luogo è magico ed ha un importante riferimento letterario. Riccardo Bacchelli ha ambientato qui Il mulino del Po, famoso romanzo del 900 italiano, pubblicato in forma unitaria nel 1957. 
Il romanzo narra la saga di quattro generazioni della famiglia Scacerni, innestando e sovrapponendo alla storia principale quelle di moltissimi personaggi di contorno, il tutto inserito in un secolo di storia che va dalla fine del periodo napoleonico (1812) e dalla restaurazione fino alla prima guerra mondiale
Le città di Ferrara e di Rovigo sono ubicata a soli pochi di distanza, Venezia, Verona, Padova sono  facilmente raggiungibili. L'Aeroporto Internazionale di Bologna "G. Marconi" si raggiunge in meno di 1 ora. Un luogo lontano dalla calca e dal traffico ma vicino a tutti i servizi e non sperduto.
Questo splendido casale di ampia metratura (550 Mq ca) completamente ristrutturato con finiture di pregio è su 3 livelli. 
Non ci resta che mettere il link per completare la segnalazione di un vero affare.

giovedì 1 ottobre 2015

Biennale di Venezia: arte chic in un contesto unico


Ci siamo molto divertiti con Expo, anche se un tantino popolare, è comunque un'esperienza interessante e diversa. Se EXPO merita, non vogliamo scordare che ci sono anche gli ultimi giorni per visitare la Biennale arte di Venezia.
Chi non è mai andato alla biennale di Venezia, per noi non è trendy anzi è un cowboy, si sottolinea che è molto bella ed assolutamente da visitare anche quella d'architettura. Venezia è città unica al mondo ed in questo contesto diventa affascinate ed imperdibile.

La storia della Biennale ha radici lontane: inizia quando l’amministrazione comunale di Venezia, guidata dal sindaco Riccardo Selvatico, delibera durante l’adunanza consiliare del 19 aprile 1893 di istituire una Esposizione biennale artistica nazionale da inaugurarsi l’anno successivo. Messa in moto la macchina organizzativa, la prima Esposizione viene inaugurata il 30 aprile 1895.

Il titolo della mostra è bellissimo: All the World’s Futures
È aperta al pubblico fino a domenica 22 novembre 2015, ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, la 56.
La Mostra è affiancata da 89 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Altri paesi partecipano quest’anno dopo una lunga assenza: Ecuador (1966, poi con l’IILA), Filippine (1964), Guatemala (1954, poi con l’IILA).
Anche quest’anno la Santa Sede partecipa con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in quegli spazi che la Biennale ha restaurato per essere destinati a padiglioni durevoli. In Principio… la parola si fece carne è il titolo scelto dal Card. Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) per il Padiglione curato da Micol Forti (Direttore della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani).

Sono inoltre 44 gli Eventi Collaterali ufficiali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni internazionali, che hanno allestito le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.

Eventi collaterali a Venezia

Glasstress Gotika
La mostra presenta opere d’arte contemporanea in vetro, tutte incentrate sul tema del “gotico” e realizzate da più di cinquanta artisti provenienti da oltre venti Paesi, insieme ai maestri vetrai di Murano. Queste opere sono poste accanto a oggetti medievali in vetro, provenienti dalle collezioni storiche dell’Ermitage di San Pietroburgo, uno dei più antichi e famosi musei del mondo. Glasstress Gotika mostra quanto l’arte contemporanea sia permeata dal concetto di “gotico” e come la coscienza moderna, nonostante tutti i passi avanti fatti dalla società contemporanea in campo tecnologico, sia pervasa da concetti correlati al Medioevo.
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, San Marco, 2847 (Campo Santo Stefano); Fondazione Berengo, Campiello della Pescheria, 15, Murano
9 maggio – 22 novembre
orario 10 – 18 aperto tutti i giorni, ingresso a pagamento
Organizzazione: The State Hermitage Museum
www.hermitagemuseum.org
www.glasstress.org

001 Inverso Mundus. AES+F
L’incisione medievale Inverso Mundus rappresenta un maiale che sviscera il suo macellaio, un bambino che punisce il suo maestro, un uomo che porta un asino in groppa, uomini e donne che si scambiano le rispettive parti e i rispettivi vestiti, e un mendicante straccione che dà magnanimamente l’elemosina a un ricco. Nella nostra interpretazione del “Mondo alla rovescia”, le assurde scene del carnevale medievale ricompaiono in episodi di vita contemporanea.
I personaggi recitano scene di utopie sociali demenziali, cambiando le proprie maschere. Inservienti metrosessuali inondano la città di rottami. Inquisitori donne torturano uomini con strumenti che ricordano gli oggetti IKEA. Bambini e vecchi sono imprigionati in un incontro di kickboxing. Il “Mondo alla rovescia” è un mondo dove le mostruose chimere sono cuccioli e dove l’Apocalisse è intrattenimento.
Magazzino del Sale n. 5, Dorsoduro, 262 - Fondamenta delle Zattere ai Saloni;
Palazzo Nani Mocenigo, Dorsoduro, 960 (Evento chiuso)
7 maggio – 22 novembre
orario 10.30 – 18.30 chiuso lunedì
Organizzazione: VITRARIA Glass + A Museum
www.vitraria.com
www.inversomundus.com

Grisha Bruskin. An Archaeologist’s Collection
Un viaggio nel futuro, tra le rovine dell’Impero sovietico. Una grande installazione, trentatré sculture che emergono da scavi archeologici all’interno di un’antica chiesa: sono gli pseudo- artefatti di una civiltà recente e scomparsa. Per il progetto Bruskin ha utilizzato i personaggi del suo dipinto Fundamental’nyi leksikon (1985-1986), una raccolta di archetipi dell’URSS. Ha ricreato i soggetti a dimensioni reali, ha distrutto le sculture e raccolto i frammenti che ha poi rimodellato in bronzo. Li ha sepolti per tre anni in Toscana, accanto alle rovine della Roma imperiale e poi li ha estratti dal terreno. Ora le statue affiorano dall’acqua torbida su cui giace Venezia. Diversi imperi scomparsi si danno appuntamento nel presente.
Ex Chiesa di Santa Caterina, Cannaregio, 4941-4942
7 maggio – 22 novembre
orario 10 – 18 chiuso martedì
Organizzazione: Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR), Università Ca’ Foscari Venezia
www.unive.it/csar

martedì 22 settembre 2015

Vini di pregio e di qualità, un nettare non molto conosciuto


Parlando di vini pregiati, l'Amarone di Verona simboleggia un territorio di grandi produttori e di validissimi vinificatori. Alcuni marchi svettano su altri, ma in linea generale questo rosso corposo ha un pubblico importante. Se passiamo invece ai passiti, sono molto famosi quelli siciliani con picchi di qualità ed apprezzamento per alcuni ottimi.

Ma nel veneto viene prodotto anche il Recioto di Soave, coltivato sulle colline della zona di Soave, che è stato il primo vino veneto ad ottenere la certificazione di origine controllata e garantita, nel 1998. L'esistenza in territorio veronese di un vino bianco dolce, simile all'attuale Recioto di Soave, è testimoniata già nel V secolo, quando un noto ministro del re Teodorico chiedeva per gli ospiti della mensa reale, oltre l'acinatico "rosso" quello "bianco", che si doveva ottenere da uve "scelte dalle domestiche pergole", conservate in fruttai fino all'inverno inoltrato, con i grappoli appesi.

Il nome Recioto deriva dalla parola dialettale veneta "recia", in italiano orecchio, che simbolizza la forma tipica della parte alta del grappolo di Garganega, quella più ricca di zuccheri e più esposta al sole, che viene selezionata per fare il vino: i grappoli migliori vengono fatti appassire su graticole per un periodo variabile dai 4 ai 6 mesi e poi vengono pigiati. La fermentazione che segue è molto lenta e lunga e avviene in piccole botti.

Buonissimo anzi squisito, si raccomanda questa esperienza possibilmente in buona compagnia.